mercoledì 28 maggio 2008

Sa Murra

Morra: Antico gioco popolare, già in uso presso gli Egiziani, i Greci e i Romani - questi ultimi lo chiamavano micatio -, e tuttora diffuso in Italia. E' sicuramente il gioco più caratteristico e rappresentativo della Sardegna (sa murra), molto in voga ancora oggi.

Come si gioca:
il gioco si svolge tra due giocatori, i quali stendono simultaneamente un certo numero di dita, e devono dichiarare allo stesso tempo un numero non superiore a dieci (murra). Guadagna il punto chi ha dichiarato il numero corrispondente alla somma delle dita stese da entrambi; l'incontro si svolge secondo il criterio partita-rivincita-bella, vince la partita chi per primo totalizza il numero dei punti in precedenza stabilito (16 in partita e rivincita,21 nella bella) e vince l'incontro chi si aggiudica due partite su tre.

Non si tratta, però, di un gioco esclusivamente individuale.
Possono essere formate due squadre di doppio; in tal caso, due sfidanti avviano la partita e chi prende il punto sfida l'altro avversario finché non si aggiudica il punto.
Questo è un gioco tanto popolare quanto difficile, perchè non è banale tenere la concentrazione per cercare di prevedere quale punteggio sarà dato dalla somma delle due mani. Occorre pertanto essere esperti per giocare ad un certo livello e nei tornei, ma questo è un gioco che possono giocare tutte le persone che vogliono misurare la propria abilità e prontezza di riflessi.



Gioco d'azzardo e divieti
Molto diffuso in Italia, e specialmente in Sardegna e in Friuli, la morra è stata nel recente passato caratterizzata come gioco proibito ai tempi del fascismo; la legge tuttora vieta (sulla base del Testo Unico per le Leggi in materia di Pubblica Sicurezza, T.U.L.P.S.) il gioco della morra nei luoghi pubblici. Ciò è dato dal fatto che, soprattutto nell'alta Italia, si praticava tale gioco a tutti gli effetti come
gioco d'azzardo, anche se questa affermazione dà una percezione sbagliata del fenomeno. La morra era oggetto quindi di scommesse, in palio c'era solitamente un litro di vino come accadeva per una qualsiasi partita di carte, l'unica differenza stava nel fatto che la violenza gestuale e verbale del gioco si prestava benissimo a malintesi ed equivoci che sovente, grazie soprattutto ai contributi dell'alcool e per evitare di pagare il pegno, avevano dei risvolti drammatici fra le persone interessate.

Quindi il gioco non può essere definito propriamente un gioco d'azzardo perché non fa ricorso a nessuna logica d'azzardo, e perché nessun generatore d'azzardo viene utilizzato. Si può per contro parlare di incertezza, la stessa che accompagna qualsiasi incontro sportivo. Un giocatore troppo prevedibile perderà facilmente contro uno dotato di maggior attenzione, intuito ed osservazione, così come una squadra di calcio poco allenata e mal organizzata perderà facilmente contro una più attenta ed in forma.
I divieti non esistono invece in Spagna, altro paese in cui la morra è giocata, specie nella regione dell'Aragona, o in Corsica, altra regione del Mar Mediterraneo in cui si gioca. Ciò non sorprende in quanto, essendo stato un gioco largamente diffuse nelle stesse legioni romane, la morra abbia suscitato interesse in tutte quelle zone che un tempo furono colonie dell'impero romano. Attualmente è in atto, da parte di numerose associazioni in tutta Italia, il recupero del gioco della morra come facente parte della tradizione italiana, tramite delle iniziative in questo senso.

Fonti: http://www.samurra.org/, wikipedia.org/morra

domenica 18 maggio 2008

E-GOVERNMENT e Pubblica Amministrazione

Grazie ai nuovi sistemi digitali ed all'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) si aprono nuovi orizzonti per la pubblica amministrazione, con la possibilità di ottimizzare il lavoro degli enti e di offrire agli utenti servizi più rapidi ma anche, in alcuni casi, nuovi servizi. Questo processo di informatizzazione, che permette agli enti pubblici di gestire i procedimenti e di trattare la documentazione con innovativi sistemi digitali, è detto e-government, che tradotto in italiano sarebbe amministrazione elettronica.
L'introduzione di queste nuove tecnologie apporta svariati benefici all'attività amministrativa, tra i quali menzioniamo la sburocratizzazione di alcuni procedimenti ed una maggiore interoperabilità; ma può anche creare alcuni problemi legati sopratutto alla sicurezza: difatti l'implementazione delle reti potrebbe comportare accessi indesiderati all'informazione. Diventa dunque necessario garantire l'impenetrabilità dei sistemi attraverso l'utilizzo di password, oppure identificare l'utente per mezzo della firma digitale.
I nuovi progammi di e-government hanno dunque come obiettivo quello di modernizzare le procedure degli adempimenti, riducendo i tempi della burocrazia, e quindi creare una sorta di canale preferenziale di contatto fra lo Stato ed il cittadino attraverso il web. Esiste anche un sito dedicato alle imprese, creato dal governo. Questo sito, impresa.gov.it, riunisce tutti i servizi on-line forniti dalla Pubblica Amministrazione per il mondo delle imprese.
Al Forum PA 2008 si è affrontato il tema dell'e-government sotto vari aspetti ed attraverso molteplici proposte. Uno degli incontri dedicati all'argomento è stato curato dal Professor Antonio Capone: l'interesse è stato posto su una serie di nuovi servizi di cui potrà usufruire il cittadino grazie all'installazione in molti comuni, piccoli e grandi, di reti WIRELESS municipali, reti che rappresenteranno un nuovo strumento di accesso a servizi e informazioni, che le amministrazioni locali potranno utilizzare per cambiare in modo significativo il rapporto con i propri cittadini.
Capone ha sostenuto che il modello di rete municipale completamente privato (ad esempio Earthlink negli Stati Uniti) è in crisi per i tempi troppo lunghi necessari a recuperare le spese. Il modello vincente sarebbe il modello ibrido, con gestori privati su reti pubbliche, qualcosa di simile a quello che avviene nelle reti comunitarie. Il professore ha inoltre parlato dell’importanza delle piattaforme aperte, che permettono la creazione di servizi ed applicazioni innovativi.

Questa l'introduzione al convegno:
I cittadini che vivono in città grandi e piccole hanno sempre più bisogno di accedere a informazioni e servizi che possono migliorare e semplificare la vita nella giugla urbana di difficoltà che di solito si trovano ad affrontare quotidianamente. Le reti wireless municipali rappresentano un nuovo strumento di accesso a servizi e informazioni che le amministrazioni locali possono utilizzare per cambiare in modo significativo il rapporto con i propri cittadini, le imprese e servizi commerciali che operano sul proprio territorio e, ovviamente, i turisti in visita. I servizi di pubblica utilità che possono essere offerti sulle reti wireless municipali sono numerosi e includono i servizi informativi avanzati per il turista e il visitatore di aree fieristiche o eventi temporanei, il controllo dinamico del traffico e la gestione della mobilità dei cittadini, il supporto alle forze dell’ordine per la comunicazione tra gli agenti e per il monitoraggio della città, i servizi di assistenza e controllo remoto di pazienti ed anziani per una loro maggiore mobilità e qualità della vita, il monitoraggio capillare dei livelli di inquinamento e di rumore, la videosorveglianza, e molti altri. Dal punto di vista tecnico la creazione di reti wireless così estese e capillari rappresenta una sfida notevole che può essere affrontata con technologie come WiFi, Mesh e WiMax.

Qui di seguito riporto invece un intervento di Maria Guercio sui problemi legati all'introduzione dell'innovazione nella Pubblica Amministrazione, ai ritardi accumulati ed all'insufficiente sostegno apportato dagli investimenti pubblici:

Introdurre innovazione nelle pubbliche amministrazioni al fine di migliorare i servizi assicurando efficienza e trasparenza richiede la riorganizzazione delle strutture, la ridefinizione delle funzioni assegnate e l’utilizzo di strumenti tecnologici evoluti. Il legislatore è intervenuto ripetutamente nell’ultimo decennio sostenendo con numerosi e significativi interventi normativi di diverso livello la creazione di strumenti informatici finalizzati a trasformare il sistema documentario e la sua gestione in un sistema informatizzato in grado di assicurare: la semplificazione dei processi decisionali e la riduzione dei tempi di lavoro necessari a condurli a termine e lo scambio e la condivisione in rete delle informazioni e dei documenti .
Tuttavia, le trasformazioni così regolamentate non si sono tradotte in investimenti pubblici coerenti e diffusi e non hanno sostenuto a sufficienza – anche per la sottovalutazione delle difficoltà e della complessità degli interventi richiesti – la realizzazione di prodotti di mercato adeguati. In particolare, le amministrazioni pubbliche hanno gestito con prudenza, quasi con diffidenza questi processi di trasformazione, tanto più per l’informatizzazione dei sistemi documentari. Tra le molteplici ragioni dei ritardi accumulati si possono considerare:

  • la mancanza di direttive operative chiare e concrete
  • la mancanza di risorse,
  • la cautela nell’adottare interventi di riproduzione sostitutiva e di dematerializzazione in assenza di garanzie per la conservazione digitale,
  • una insufficiente comprensione delle potenzialità,
  • la consapevolezza della complessità dei nodi da sciogliere.
In questa situazione, non sono tuttavia mancati progetti innovativi e di successo che hanno debitamente valutato e trattato le criticità ora indicate e sfruttato le potenzialità connesse alla creazione di archivi digitali.

Riporto infine alcuni lnk utili per approfondire meglio l'argomento e-government e l'innovazione della Pubblica Amministraizone in generale:
- CNIPA
- PORTALE NAZIONALE DEL CITTADINO
- DIPARTIMENTO PER L'INNOVAZIONE E LE TECNOLOGIE
- CENTRI REGIONALI DI COMPETENZA PER L'E-GOVERNMENT

giovedì 15 maggio 2008

VATTELAPESCA 66.0

E’ stato presentato pochi giorni fa al Forum PA un nuovo ed innovativo motore di ricerca, progetto integralmente sardo. Il motore in questione si chiama Vattelapesca, ed è nato da un’idea originale del Comune di Nuoro in collaborazione con l’associazione gutturale Bettistress, con l’ausilio del Coro Ortobene e del noto bar La Clinica, luogo di ritrovo per i (non più)giovani nuoresi.
Il progetto Vattelapesca era gia stato presentato in anteprima il 3 maggio 2008 nella campagna di tziu Bantoni Zizi a Locòe, sotto il patrocinato di tziu Predu Mureddu, noto Tilicherta, campione mondiale in carica di murra. All’anteprima erano presenti tutte le più grandi autorità dell’isola, estasiate per la bontà del progetto, oltrechè per l’ottimo formaggio offerto da Bachisio, nipote di tziu Bantoni, padrone di casa. Quando cerchiamo di intervistare gli ideatori del nuovo motore di ricerca sardo, son tutti troppo cotti per riuscire a rispondere. Pauliccu Casu, webmaster, visibilmente alterato, piange di gioia, mentre Jubanne Zurru è piuttosto incazzato per la cottura del capretto: a suo dire andava levato prima dal fuoco. Insomma, del motore di ricerca nemmeno l’ombra. Riusciamo solo a scoprire la reale gradazione del vino, un Cannonau di Arzana, che pare arrivi solo a 18 gradi, contro i 14 dichiarati da Bachisio. Volano nel frattempo canti tipici e murre.
Quando i delegati del Comune di Nuoro insieme al direttore di Bettistress arrivano al Forum PA soffrono tutti di forti mal di testa. – Emicrania? – chiedo ingenuamente – No cazzu, è una settimana che facciamo presentazioni – mi risponde Sotgiu, impiegato factotum non faccio un cazzum del Comune. Ha le labbra visibilmente viola. – E’ un Risk management – mi dice – a forza di presentare sto perdendo la Governance – continua. Delirante.
Ma che cos’è realmente Vattelapesca 66.0? Vattelapesca 66.0 è il primo motore di ricerca stanco nato in Italia, nel senso che non ha voglia di cercare niente. Nasce perché i dipendenti stanchi e fancazzisti avevano bisogno di ritrovare il loro sfrenato ego anche nel web. – Cioè, Gugol è troppo veloce, capito? Una roba che non riesco a seguire, minchia – dice Puddu, amministratore del sito de La Clinica. In pratica il sistema di Information Retrieval funziona così: non cataloga un bel niente, cerca di depistarti.
L’accoglienza al Forum PA è stata freddina, qualcuno ha storto il naso. Brunetta, Ministro dell’innovazione, è impazzito, ha minacciato di morte la delegazione nuorese, ed ha subito denunciato il fatto alla magistratura. – Eh rilassati – ha esclamato Sotgiu – abbiamo solo semplificato le cose: cioè, se uno non ne ha voglia di cercare non ne ha voglia - . Reazioni opposte invece da parte del Ministro Calderoli, sorridente ed esterrefatto: - he he he he, bello…semplice, pota! Lo capisco anch’io – ha blaterato. Dopodiché ha buttato giù un grappino insieme a Puddu.
Accuratezza e precisione, media armonica pesata fra precisione e recupero: tutto questo non è Vattelapesca 66.0.
Abbiam provato ad utilizzarlo per capirne meglio il funzionamento: nel campo “ricerca” proviamo a digitare “REGIONE SARDEGNA”, la risposta del motore è: - eh vattelapesca, no? - . Ma ci sono varie opzioni: c’è il modo discreto, che ti risponde – boh -, il modo scocciato – uff, che palle - , e il modo scurrile – baffanculu - . E infine quello inetto – non ne ho voglia - . Esaltante. Riproviamo il giorno dopo per vedere se l’interfaccia è stata modificata, ma troviamo la scritta “torno subito”. Rimaniamo basiti, cerchiamo di saperne di più, e Mariolina Atzeni, dipendente comunale, ci risponde che Vattelapesca è andato al bar da Tildo, di fronte al comune, insieme all’usciere.
Questa è più o meno la strana storia del motore di ricerca stanco. Intanto andata via delusa dal Forum PA per non aver finito la grappa di Calderoli, la delegazione sarda non ha lasciato grandi tracce nel mondo della pubblic amministration, se si eccettua un forte odore di formaggio nella sala convegni.
Ma, premio di consolazione, arrivano i commenti del presidente Soru, più che positivi: - Finalmente anche Nuoro, ex capitale dei pastori, oggi allevatori, città battuta dal maestrale, culla dell’imbriaghera e di Grazia Deledda, ha oggi il suo motore di ricerca. Stanco. Abbiamo fatto un altro passo - . Un altro passo verso dove? Vattelapesca 66.0, il dubbio rimane. Ma il vino, quello si, era buono cazz.

mercoledì 14 maggio 2008

Siti della Libertà

Dopo aver passato in rassegna alcuni siti della nuova opposizione di governo eccoci alla maggioranza. Come non iniziare con il sito di Forza Italia/Pdl? Premessa d'obbligo: va tutto molto bene, ma veramente tutto molto bene. Quando si apre www.forzaitalia.it la prima impressione è un misto di meraviglia, giubilo, denti bianchissimi e larghi sorrisi. In alto la scritta "verso il Popolo delle libertà" con lo stemma "Vota Berlusconi" sulla sinistra, mentre in basso la data con il santo del giorno. E non ci crederete ma oggi non è San Silvio, bensì San Mattia. Tutt'attorno un celestiale azzurro, quasi a voler canonizzare il sito, un azzurro lindo e gaudente, roba che se lo vedessero quelli del comitato contro le scie chimiche si mangerebbero le...dita.
Come previsto l'immagine centrale del sito ritrae un Silvio sorridente e capelluto durante uno dei tanti comizi, mentre appena più in basso tre primi piani: quello di Fabrizio Cicchitto, un altro di Silvietto e, sorpresa sorpresa, quello di Daniele Capezzone, ex segretario dei Radicali e neo portavoce del partito azzurro. Roba che Pannella per lo shock ha iniziato a mangiare come un porco.
Sulla destra della pagina invece possiamo vedere dei link ai siti del governo, al gruppo azzurro alla camera e a quello al senato, poi uno spazio dedicato alle priorità del paese, tra cui spiccano "comprare Ronaldinho", "uccidere Santoro" e sopratutto "fare un pò come cazzo ci pare". Appena più in basso vediamo una pagina che raccoglie filmati ed immagini presi dal web - pescatidallarete.forzaitalia.it -, e qui possiamo scorgere la serietà e la finezza dei forzisti: vediamo una raccolta di sfottò, alcuni divertenti altri meno, su Walter, Massimino e sul Pd. Debbo dire che se le sono pure meritate le prese in giro, però magari il sito del partito del Primo Ministro - brrrrr - non era proprio la sede adatta. Ecco, provate ad immaginare il sito di Prodi con foto di Berlusconi vestito da infermiera o che so io, da qualcos altro. Beh, non credo succederebbe - poi magari mi sbaglio -.
Ora scusate ma devo cambiare sito, non ce la faccio più, mi sembra di avere i denti sporchi dopo i tanti sorrisi comparsi ad ogni pagina aperta..basta! Poi il colpo di grazia se prorpio lo volete sapere me l'ha dato la "Carta dei valori", che io mi aspettavo vuota, ed invece è lunghissima, ed è riassunta in questa frase: "Il Popolo della libertà è nato dalla libertà, nella libertà e per la libertà, perchè l'Italia sia sempre più moderna, libera, giusta, prospera, autenticamente solidale". Grasse risate. Questa è tipo la storia dei bambini portati dalla cicogna, nella cicogna e per la cicogna, o come la storia di Gesù nato da Maria che però poi Maria non aveva mica mai...vabbè, lasciamo perdere.
Chiudiamo con Forza Italia, andiamo avanti. La Lega Nord: nel sito della Lega non si può entrare se non si lasciano ad un Comitato di controllo padano le impronte digitali, e se risulti nato più a sud di Bergamo Vecchia potresti avere problemi di connessione. Quindi con sommo sbigottimento decido di andare nel sito della Nuova D.c. di Rotondi, grande personalità politica e nuovo Ministro del che cazzo ci pare. Digitando su Google ""nuova democrazia cristiana" compare sotto il campo "ricerca": "Nessun risultato ottenuto. Nuova Democrazia Cristiana? Ma stai prendendo per il culo?" Digito allora "Rotondi" e Google risponde: "e chi mi rappresenta?". Mah. Non rimane che andare su Alleanzanazionale.it, sperando che ci siano tantissime dichiarazioni di Gasparri.
Delusione. Niente Gasparri: una enorme foto di Fini, presidente uscente, e poi azzurro, azzurro, azzurro, tantissimo azzurro. Non se ne può più. Azzurro e sicurezza, sicurezza, sicurezza. Che monotonia. Almeno c'è qualche video in primo piano, con dichiarazioni dei vari esponenti maggiori del partito, un paio del buon Gianni, quindi La Russa con i soliti denti bianchi, Matteoli, allegro come sempre, e poi articoli e commenti vari. Spunta un commento del nostro Maurizio G. sul discorso alla Camera di Silvietto. Il commento approfondito recita: "Un discorso chiaro, sicurezza, tagli, fiducia. Speriamo bene opposizione, cinque anni, he he he. Fassino! Tiè! He he."
Un bel viaggio, un ricordo celeste e sicuro, un'idea sul presente e un pensiero per il futuro: va tutto molto bene, andrà sempre meglio. Rialzati Italia.



venerdì 9 maggio 2008

Dopo-elezioni: i siti dei partiti


E' interessante fare un giro sul web e dare uno sguardo ai siti dei partiti politici dopo le elezioni del 13 e 14 aprile, vedere le reazioni e i commenti a freddo. In alcuni di questi siti spicca l’ordinario entusiasmo da vincitori, in altri la voglia di riscatto dopo la sconfitta, in altri ancora lo sdegno per la nuova formazione di governo. Infine rimangono alcuni siti in cui capeggia un pesante silenzio post-elettorale: brutto segno.
Per iniziare la breve rassegna – alcuni purtroppo resteranno esclusi per ovvi motivi di spazio – ritengo opportuno dare visibilità alla nuova opposizione: vediamo che combinano su www.partitodemocratico.it.
Bisogna fare una premessa: è sicuramente un sito con un alto grado di interattività che permette ai visitatori di esprimere le proprie opinioni; c’è difatti un angolo dedicato ai post in cui si possono lasciare commenti, tutti molto critici debbo dire: Walter è un sogno, Walter se non ci fossi tu.., Walter sei grande, Walter Walter Walter. Bellissimo l’aggettivo regalato a D’Alema, per noi affettuosamente Massimino, apostrofato con un “sei deleterio”.
Comunque nel sito del PD della sconfitta alle elezioni pare non essersene accorto nessuno. Si inneggia ad una nuova Italia, che chiaramente si può fare, si parla di “ciò che ci sta a cuore” e delle 12 buone azioni di governo. 12 buone azioni di governo? “Ooooh! – mi verrebbe da dire ai piddini – avete perso. Accettatelo”. Un nuova Italia si può fare? Forse stanno preparando la diaspora del 34% degli italiani, alla ricerca della terra promessa, e allora ti viene il dubbio che Fassino stia premendo per gli aiuti umanitari in Birmania/Myanmar (sembra il nome di una compagnia Low Cost) non tanto perché gli stia a cuore la sorte dei birmani, quanto perché ha fiutato terreno fertile per la nuova Italia. Come al solito ha sbagliato ogni previsione, e appena aveva proposto alla dirigenza nazionale del PD il paese asiatico TAC! Catastrofe. “Cazzo Piero” pare abbia esclamato Massimino.
Intanto se andiamo un po’ più a fondo nel sito vediamo che non sono poi così tutti entusiasti del risultato elettorale: nella sezione Wolontari – non me lo sto inventando, giuro che esiste: wolontari.ilcannocchiale.it/ – c’è una stasi che dura dal 23 aprile. Ahi ahi ahi. L’ultimo post è “100 iniziative per Rutelli” tra cui spicca la numero 97 che dice “Votare Gianni Alemanno”. I Wolontari presi da scoramento son spariti, pare abbiano mandato a Waffanculo tutto.
In ultimo da segnalare la sezione Giro d’Italia - girodellitalianuova.ilcannocchiale.it/ - , in memoria della passione ciclistica di Prodi, in cui si racconta la fine della campagna elettorale di Walter, e dove qualcuno ha scritto: “L'avventura di Walter Veltroni e dei due pullman che hanno compiuto una delle esperienze più incredibili della storia politica italianam sta per finire.”. Adesso, che sia stata un’esperienza incredibile a me non è dato saperlo né giudicarlo, però quel “italianam” con accento vagamente birmano mi fa sospettare che qualcuno già sapeva come sarebbe andata a finire. Pierooooo? Mica l’hai scritto tu quel pezzo?
Per concludere con il PD, voci dicono che stia per nascere una nuova sezione del sito; il dubbio rimane su come chiamarla: 1) Bertinotti waffanculo, 2) Bertinotti ah ah ah, 3) Odio i comunisti.
A breve verrà sciolto il dilemma.
Visto che abbiamo fatto il nome di Fausto andiamo un attimo a curiosare sul sito de La Sinistra L’Arcobaleno, ma proprio un attimo, anche perché non c’è più niente da vedere: ultimo aggiornamento 20 aprile 2008. Ahi ahi ahi.
Dopo l’(in)spiegabile sparizione di circa 3 milioni di elettori, e la fuga di Diliberto e soci, Fausto deve pure sopportare la dispora del webmaster e dei redattori de www.sinistrarcobaleno.it. Il sito è comunque molto completo, ci son ben tre sezioni: IL PROGRAMMA (sintesi), NEWS e FORUM. Cavolo. Hanno esagerato. E c’è addirittura un video caricato da You Tube, una roba incredibile.
Ma quelli della Sinistra non si scoraggiano mica, continuano a litigare implacabilmente e se possibile a scindersi. Adesso sembra vogliano dividere il sito in due: uno sarà lasinistra.it, della corrente castrista-bolivariano-oltranzista, mentre l’altro si chiamerà ovviamente l’arcobaleno.it, legato alla corrente rettiliano-pacifista-restauratrice.
Bertinotti, scusate, Fausto, dicono sia molto tranquillo e sereno e non sente le responsabilità della sconfitta. Ieri è stato visto nei corridoi della sede di Rifondazione che blaterava “Walter Walter Walter Walter…Ferrero, Ferrero, Ferrero” sicuramente con tutte ‘stè erre.
Continua alla prossima puntata.

sabato 3 maggio 2008

Il peso della fede

Un uomo era andato a dormire che era credente, si era svegliato che era ateo.
Per fortuna, nella stanza di quest'uomo c'era una bilancia medica decimale, e quest'uomo era abituato a pesarsi tutti i giorni, mattino e sera. Così, andando a dormire il giorno prima, l'uomo si era pesato e aveva scoperto che pesava 4 pud e 21 funt. E il giorno dopo al mattino, dopo essersi svegliato che era ateo, l'uomo si era pesato ancora e aveva scoperto che pesava in tutto 4 pud e 13 funt.
"Di conseguenza - aveva pensato l'uomo - la mia fede pesa intorno agli 8 funt".

DANIIL CHARMS

giovedì 1 maggio 2008

Il sorriso di Bruno

Sullo stato dell'informazione italiana ci sarebbe da discutere per ore e ore: sono molti i problemi che l'affliggono e tante le persone che la mortificano. Una di queste è Bruno Vespa.
Parlare di Vespa, che tra l'altro è uno dei giornalisti italiani più stimati - non chiedetemi dove e da chi, si sa solo che è stimato - , è come sparare sulla Croce Rossa. Ma Bruno non smette mai di stupire. Nel video qui sotto va in onda il collage di uno dei tanti show di Silvietto nello studio di 'Porta a Porta', una performance molto divertente - poi se pensi che ne avremo per altri cinque anni è un pò meno divertente - registrata qualche giorno prima delle ultime elezioni politiche. Più che Silvio qui a destare interesse è il comportamento di Vespa in quanto giornalista. Quanti bei sorrisi, con sorpresa finale.
Senza dilungarsi troppo sulle ovvietà guardiamoci il video: